Settimana turbolenta in casa Scafati. L’ennesima sconfitta casalinga, benche arrivata contro la capolista Pistoia, costa caro a coach Bartocci. Verdetto? esonero e panchina affidata al giovane DEMIS CAVINA. Reo di essere troppo soft, Bartocci paga il non esser riuscito a costruire un gruppo prima che una squadra vincente. Compagine slegata quella Scafatese, che tendeva a disunirsi alle prime difficoltà. Per di piu, il rendimento nel 2013, peggiore di tutto la legadue, stavano portando Scafati ai margini della lotta playoff, ed onde evitare un clamoroso fallimento, il duo Rossano-Longobardi ha preferito intervenire e porre un freno a questa sciagura sportiva.
DEMIS CAVINA, avrà l arduo compito di rendere Scafati come detto un gruppo, dovrà creare coesione, e dalle parole del presidente, si evince che avrà carta bianca. Con queste premesse ci avviciniamo alla partita con JESI.
La scorsa stagione la partita fu vinta grazie ad una magia del rimpianto P40, al secolo PAUL MARIGNEY, che con una bomba da distanza siderale mando su tutte le furie il pubblico jesino, altri tempi quelli, e altra squadra la nostra.
Facendo i relativi scongiuri comunque, andiamo ad affrontare una delle compagini peggiori del torneo. Jesi è penultima in classifica, 16 punti all attivo, ed una squadra in un periodo non troppo positivo. Sul groppone si porta gli 80 punti subiti in 2 quarti da capo d’orlando nell ultima giornata di campionato (116 a 91 il finale)
La formazione JESINA si basa sul pivottone MAGGIOLI, totem italiano in cui passano la maggior parte dei palloni in attacco. Giocatore tra i migliori del torneo, alto, mano educata, intimidatore e rimbalzista. Non sarebbe male uno cosi dalle nostre parti.
Ala forte, lo spettacoloso ERIC GRIFFIN, classe 90, 206 cm di atletismo. Stagione davvero buona per un giocatore arrivato in italia da semi sconosciuto. Dalla cintola in su, Jesi è una formazione davvero ben allestita, ma punto debole dei marchigiani, è il settore dei piccoli. A dirigere il gioco SANDERS, play ragionatore, non proprio un fulmine di guerra, ma che ha buon attitudine a rimbalzo. Guardia: una vecchia conoscenza di questa legadue, RYAN HOOVER, giocatore che ha una mano educatissima, grande tiratore, ma arrivato quasi alle soglie dei 40.
Ala piccola JACOPO VALENTINI, italiano, che cerca di fare da collante tra i due reparti.
Dalla panchina si alzano qualche giovane di buone speranze, e l esperto FABIO ZANELLI.
CHIAVI DI LETTURA:
Guardando i rooster, Scafati ha sicuramente i favori del pronostico. Troppo piu profondi, ma di questa Scafati non ci si può fidare. Speriamo che il cambio di allenatore sproni qualche giocatore a dare il meglio di se. Jesi è una squadra che non ha tante soluzioni in attacco, limitiamo l arrivo di palloni a Maggioli, pericolo n 1, ed il piu è fatto.