di Giancarlo Esposto
FILENI BPA JESI – GIVOVA SCAFATI 73-72
Fileni BPA: Colonnelli n.e., Maggioli 26, Battisti n.e., Hoover 18, Valentini 4, Bargnesi n.e., Gaspardo, Zanelli, Griffin 13, Sanders 2, Santiangeli 7, Dolic 3. All.: Pecchia
Givova Scafati: Mays 14, Bushati 10, Martone n.e., Tavernari 11, Baldassarre 7, Izzo n.e., Sorrentino 4, Rosignoli, Gorga n.e., Ghiacci 17, Slay 9. All.: Cavina
Arbitri: Pascotto, Gagliardi, Cappello Parziali: 11-13; 32-33; 56-57
Spettatori: 2008
Jesi – La Fileni BPA tiene a battesimo l’esordio di Cavina – terzo tecnico di stagione – sulla panchina della Givova. Ovviamente a Jesi fanno tutti gli scongiuri, memori di un precedente chiamato Pozzecco, che uscì con la vittoria dal pala Triccoli. Mentre un noto quotidiano locale, titola il match parlando piuttosto prematuramente di una partita quasi inutile, un quotidiano campano parla di Jesi talismano, visto che recentemente l’aria del pala Triccoli ha sempre portato bene. Anche questa è scaramanzia.
E c’è perfino un risvolto comico, che riguarda il pre-partita: al momento dell’Inno d’Italia, il cd non parte, così lo speaker del pala Triccoli chiede aiuto al pubblico presente, intonando le prime strofe dell’inno di Mameli; il risultato è comunque suggestivo, con tutto il pubblico in piedi a cantare e battere le mani.
L’infortunato Sanders, incerto alla vigilia del match, prova a fare riscaldamento e non sembra essere in grado di giocare, tant’è che Pecchia inizia con Maggioli, Hoover, Valentini, Griffin e Santiangeli; Cavina propone Mays, Bushati, Baldassarre, Ghiacci e Slay.
Fileni BPA e Givova danno vita a un match spettacolare più per l’incertezza del punteggio che altro.
Il primo quarto è inguardabile, i ritmi sono piuttosto bassi, le squadre tirano con percentuali assolutamente negative; eppure si inizia con due triple consecutive, Baldassarri da una parte, Hoover dall’altra, poi pochissime emozioni, a parte una capriola di Griffin, proteso a schiacciare che, perdendo l’equilibrio, inventa una sorta di salto mortale, salvandosi da una caduta che gli avrebbe potuto procurare seri danni. Qualche scintilla, subito raffreddata dagli arbitri e il match fila via sino al primo riposo, con la Givova avanti di 2, 13-11.
Di gran lunga migliore il secondo periodo, Jesi e Scafati tirano meglio, corrono di più. La squadra di Cavina prova ad allungare, in un paio di occasioni, toccando sempre il + 4 come massimo vantaggio, ma la Fileni BPA riesce a non perdere colpi, grazie a un Hoover da +19 di valutazione, ai liberi di Maggioli e ad un paio di schiaccioni del funambolico Griffin. Dall’altra parte sono Bushati e Ghiacci a fare le cose migliori, in una serata in cui Mays e Slay non riescono ad emergere.
Al riposo lungo la Givova conduce 33-32.
Si riparte con un canestro di Bushati, che porta i suoi sul +3; la Fileni BPA non riesce a organizzare la difesa e commette qualcosa come 4 falli in un minuto. Poi la squadra di Pecchia riesce ad effettuare il sorpasso; Scafati sembra alle corde. Dopo un altro canestro di Bushati (7’50”) la Fileni BPA mette in fila nove punti consecutivi, tanto che si porta sul suo massimo vantaggio del match, 50-41 a 4’20”. Cavina pesca punti ed energie in panchina, Tavernari mette due triple, al resto pensano Ghiacci e Mays, ed è perfezionato il sorpasso. Si va all’ultimo riposo con Scafati ancora sopra solamente di 1, grazie a due liberi di Hoover ed un canestro di Valentini.
L’ultimo quarto inizia con una situazione di equilibrio, e Pecchia deve affidarsi soprattutto a Maggioli, che alla fine metterà 10 dei 17 punti della sua squadra, cercando di sfruttare i suoi centimetri, ma anche la precaria situazione falli dei campani, nel settore lunghi, A 4’ 03” il match si fa difficile per la squadra di casa: Scafati è sopra di sei (63-69) a Jesi esce dal time-out con le idee più chiare. La squadra di Pecchia cerca di essere più aggressiva, e quanto meno riesce a riportarsi in vantaggio, con 4 punti di Maggioli, un canestro di Sanders e due liberi di Maggioli. Siamo a 26” dalla fine. La situazione per Jesi non è delle migliori, non potendo gestire il bonus, avendo commesso solo due falli di squadra, tant’è che nell’attacco successivo Mays mette la tripla del nuovo vantaggio a 11” a più di sette metri. A quel punto gli ospiti scelgono di commettere fallo, per gestire l’ultimo possesso, mandando però in lunetta Hoover, al quale solitamente la mano non trema, in queste fase, ed è lui a mettere i due punti decisivi. Sì, perché la Givova, pur potendo gestire 8” di possesso, praticamente una eternità, non riesce ad andare a segno. In una prima occasione, sul tentativo di fallo su Mays gli arbitri chiudono gli occhi; il folletto ospite perde il ritmo e scarica su Tavernari, la cui conclusione, a 1” si ferma sul ferro. Per Jesi e il suo pubblico è una liberazione. Al termine del match, coach Cavina è più fiducioso che abbattuto, sa che la sua squadra può fare meglio, soprattutto nel tiro dall’arco, a sarà sicuramente da qui che comincerà a lavorare.